COME NASCE UNA PROVINCIA IN ITALIA

La nuova provincia di Fermo è stata voluta e istituita nell’ultima legislatura Berlusconi nel 2004-2005.
Andando a informarci scopriamo che Fermo, attualmente facente parte della prov. di Ascoli Piceno, conta 37.760 abitanti e la sua nuova provincia avrebbe in totale 170.000 abitanti circa: praticamente un quartiere di Roma come molti giornali hanno fatto notare.
Ma perché questa città ha voluto separasi dalla sua vecchia provincia?
“Siamo stanchi di essere dimenticati da Ascoli.. è ora di gestirci autonomamente..” hanno tuonato più personaggi politici del fermano.
Tuttavia se andiamo a vedere i dati forniti dal sig. Giovanni Della Casa (responsabile provinciale per la divisione dei beni tra le due province e unico dirigente disposto a trasferirsi spontaneamente nella nuova provincia di Fermo – il che poi è un tutto dire), vediamo che rispetto alle percentuali fissate dalla legge, 57% per Ascoli e 43% per Fermo, Per quanto riguarda strade e scuole la situazione oggettiva è la seguente:

  1. i circa 1.800 km di strade provinciali sviluppano circa 11.000.000 metri quadrati complessivi e tenuto conto della loro effettiva ubicazione la nuova Provincia di Ascoli possiede circa 242.000 metri quadrati in meno rispetto alla percentuale spettante per legge;
  2. le scuole di proprietà provinciale sviluppano circa 203.000 metri quadrati complessivi di superfici lorde coperte e tenuto conto della loro effettiva ubicazione la nuova Provincia di Ascoli possiede da un lato circa 1.500 metri quadrati in meno rispetto alla percentuale spettante per legge.

Dunque in realtà per quanto riguarda la cosa più importante, ovvero quella infrastrutturale, in percentuale, il fermano ha più di quello che dovrebbe avere e questo smonta la teoria che è alla base della richiesta dell’istituzione della nuova provincia.
Ma se andiamo a vedere meglio la situazione vediamo che la Provincia di Fermo è nata unilateralmente (visto l’opposizione dei cittadini della provincia madre e di molti della stessa nuova provincia), che ha superato lo sbarramento degli abitanti minimi (200.000 mila) senza alcun referendum o parere positivo dei cittadini e invece con il parere contrario del Rag. Monorchio perchè priva di copertura finanziaria. Inoltre è nata con delibere dei comuni aderenti datate 1989 per la serie “non ti scordar di me”.
Certo ci sono non pochi lati oscuri su come si sia potuto approvare tale provincia.
Comunque la risposta è semplice: lo Stato ha approvato questo nuovo ente perché in fin dei conti lui (lo Stato) ora non paga nulla per istituirlo ma in compenso, in base alla divisione dei beni con la provincia madre, potrà avere nuovi posti per gli amici “silurati” alle elezioni.
Per questo la divisione dei beni assume un ruolo fondamentale e allo stesso tempo paradossale: il nuovo ente lo paga l’unico soggetto politico che non lo ha voluto ovvero la provincia madre.
Infatti sarà la provincia madre (o meglio i cittadini della provincia madre) a pagare la Provincia di Fermo e lo farà indebitandosi e partendo fin da subito ingessata e condizionata; questo poi è chiaro che avrà le sue ripercussioni sulle infrastrutture da fare e di cui il territorio ha bisogno e sulla manutenzione di quelle già presenti.
Sarebbe etico, logico e fondamentalmente corretto che chi ha voluto il nuovo ente se lo paghi di tasca sua anche perchè questo servirebbe da deterrente per evitare il proliferare di enti principalmente inutili.
Ma c’ è anche un altro discorso che non va dimenticato: il personale.
Infatti anche il personale, come il patrimonio, va “diviso” tra i nuovi enti.
Molte persone che hanno casa, famiglia, affetti ad Ascoli dovranno trasferirsi a Fermo; inutile dire che nessuno lo vuole e ci sono state manifestazioni e proteste a volontà.
Allora si è avanzata la proposta di prepensionamenti, incentivi economici, rimborsi ecc.. e chi paga? Risposta: il cittadino.
In definitiva questo giochetto deciso nelle alte sfere politiche senza richiedere nessun parere al popolo, avrà dei costi allucinanti:

  • costi per la realizzazione delle infrastrutture: sede provinciale, uffici, caserma polizia provinciale ecc. stimati in diverse decine di milioni di euro (come illustrato sul Quotidiano Libero)
  • costi annui per presidente, giunta, dirigenti, consiglieri, consulenze e dipendenti.

E chi paga? Risposta: il cittadino.

Marco Pietrzela