Riduciamo i costi della politica Dai cittadini la riduzione dei costi per i cittadini 2011-12-14T00:22:49Z http://www.aboliamoleprovince.it/blog/feed/atom/ WordPress Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=130 2011-12-14T00:22:49Z 2011-12-13T16:26:44Z La manovra “Monti” tenta, tra molto altro, di realizzare per via indiretta (svuotamento di funzioni e drastica riduzione dei politici con eliminazione delle elezioni) quanto doveva essere fatto da decenni (dalla nascita delle Regioni) e promesso ripetutamente nelle campagne elettorali e mai realizzato prendendo clamorosamente in giro i cittadini: la soppressione delle Province. Enti elettivi […]

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La manovra “Monti” tenta, tra molto altro, di realizzare per via indiretta (svuotamento di funzioni e drastica riduzione dei politici con eliminazione delle elezioni) quanto doveva essere fatto da decenni (dalla nascita delle Regioni) e promesso ripetutamente nelle campagne elettorali e mai realizzato prendendo clamorosamente in giro i cittadini: la soppressione delle Province. Enti elettivi inutili in quanto le stesse funzioni possono essere svolte da altri Enti e, per lo più, senza alcuna necessità di costosi organi elettivi come prevede il decreto con il trasferimento delle funzioni, dannosi per i costi aggiuntivi diretti necessari al mantenimento della struttura di tali Enti e per i maggiori costi indiretti che causano, in quanto spesso comportano più passaggi burocratici aggiuntivi con costi istruttori e ritardi.
Poiché il mantenimento di tali Enti è funzionale al sistema politico attuale, ai privilegi a prescindere da qualsivoglia valutazione dell’interesse collettivo, la CASTA sta reagendo preparando ricorsi che si appoggiano in primis sugli articoli che prevedono le Province in Costituzione. Anche qui c’è il trucco e l’ennesima dimostrazione della disonestà intellettuale dei rappresentanti della Casta. Quando la nostra Costituzione fu scritta le Regioni non esistevano e le Province erano semplici istituzioni di “controllo” dello stato sul territorio; poiché fu deciso di puntare sulle future Regioni, le Province dovevano essere soppresse alla nascita delle Regioni stesse (ormai oltre 30 anni fa) in quanto si sovrapponevano. La casta non solo rimandò l’atto dovuto ma le moltiplicò in numero e poltrone per fornire stipendi ed occasione di “redditi extra” a sé stessa ed ai propri servitori aumentando esponenzialmente i costi a nostro carico, così  contribuendo ad aumentare il debito pubblico che oggi ci strozza.

Il momento è cruciale. Dobbiamo far capire che i cittadini sostengono gli articoli della manovra sulle province e che vogliono la soppressione. La reazione è in atto, fermiamola inviando il seguente appello firmato all’indirizzo e-mail lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it

 

Scarica l’appello (in formato doc già pre impostato e pronto per essere firmato:

 

Se preferisci puoi compilare tu stesso il documento con il seguente contenuto:

 

APPELLO AI PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO
DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Al Signor Presidente del Senato Sen. Renato Schifani
Al Signor Presidente della camera dei Deputati On Gianfranco Fini

In attesa della definitiva e totale soppressione delle province con legge costituzionale che auspico avvenga in tempi stretti utilizzando i disegni di legge e le proposte di legge di iniziativa popolare già predisposti, sostengo i commi dal 14 al 22, compreso, dell’articolo 23 del DL 201 del 6/12/2011 (GU 284 del 6 dicembre 2011 suppl. ordinario n 251) e chiedo al Parlamento, in qualità di cittadino italiano con diritto di voto, di approvarli senza modifiche che possano in qualsiasi modo vanificare gli effetti previsti di riduzione delle competenze e degli organi dell’Ente Province.

In fede (indicare il proprio nome, cognome e indirizzo)

Firma

 

 

Gli appelli saranno raccolti inviati al Parlamento prima della conversione in legge del decreto.

LORENZO FURLAN
Coordinatore comitato Riduciamo i costi della politica – Aboliamo le Province

Email: lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it
Tel. 3394084359

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=124 2011-09-16T06:19:54Z 2011-09-16T06:17:44Z m4s0n501 Il comitato appoggia e sostiene praticamente le campagne di raccolta firme proposte di legge costituzionale di iniziativa popolare per l’abolizione delle province promosse anche da altri soggetti. L’obiettivo è di mantenere alta la pressione per raggiungere il risultato unendo tutte le forze disponibili. Il sito è a disposizione anche per dare diffusione alle diverse […]

L'articolo PROPOSTE DI LEGGE PER ABOLIZIONE PROVINCE sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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m4s0n501

Il comitato appoggia e sostiene praticamente le campagne di raccolta firme proposte di legge costituzionale di iniziativa popolare per l’abolizione delle province promosse anche da altri soggetti. L’obiettivo è di mantenere alta la pressione per raggiungere il risultato unendo tutte le forze disponibili.

Il sito è a disposizione anche per dare diffusione alle diverse iniziative locali sinergiche all’azione generale del comiatto per l’abolizione delle province.

Segnaliamo tra le altre che che sabato 17 settembre 2011 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 in piazza Garibaldi a Luino (VA) è possibile firmare per la proposta di legge depositata da IDV.

Inoltre è possibile firmare per la proposta presso il Comune di Luino in Piazza Crivelli Serbelloni 1.

Lorenzo Furlan

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=118 2011-07-07T15:20:30Z 2011-07-07T06:34:13Z E’ vero che l’abbiamo capito da tempo che ci prendono per i fondelli senza ritegno, che perseguono interessi propri diversi da quelli della collettività con perseveranza e abilità superiori, che non hanno scrupoli, …. Ma vederselo sbattere in faccia in diretta o in differita fa sempre molto male, e non solo ai denti…..Abbiamo raggiunto vette […]

L'articolo ABOLIAMO LE PROVINCE: TRASFORMIAMO L’INDIGNAZIONE IN AZIONE sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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E’ vero che l’abbiamo capito da tempo che ci prendono per i fondelli senza ritegno, che perseguono interessi propri diversi da quelli della collettività con perseveranza e abilità superiori, che non hanno scrupoli, …. Ma vederselo sbattere in faccia in diretta o in differita fa sempre molto male, e non solo ai denti…..Abbiamo raggiunto vette difficilmente immaginabili anche dai più malfidenti come dei nostri “rappresentanti” che votano contro la soppressione delle province dopo aver chiesto il voto agli elettori promettendo esattamente il contrario……

Non ci sono più parole..

Vediamo di passare dall’indignazione all’azione. Riprendiamo la raccolta firme e sommergiamoli di moduli per stabilire cosa vuole veramente il popolo,  “sovrano” solo quando fa comodo alla casta…

Chi è indignato al punto giusto si renda disponibile a diventare punto di raccolta di firme per la soppressione delle Provice e si metta in contatto.

Il coordinatore
Lorenzo Furlan
lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=112 2010-09-21T22:46:53Z 2010-09-21T22:46:53Z Malgrado l’obiettivo delle 50.000 firme valide in 6 mesi consecutivi non sia stato raggiunto a causa dell’insufficiente impegno di diversi aderenti all’iniziativa (è possibile comunque ripartire in qualsiasi momento sempre rispettando i 6 mesi),  malgrado tutte le altre onerose iniziative non abbiano sortito ancora cambiamenti concreti, l’impegno del comitato per la riduzione dei costi della politica […]

L'articolo ABOLIAMO LE PROVINCE: CONTINUIAMO! sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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Malgrado l’obiettivo delle 50.000 firme valide in 6 mesi consecutivi non sia stato raggiunto a causa dell’insufficiente impegno di diversi aderenti all’iniziativa (è possibile comunque ripartire in qualsiasi momento sempre rispettando i 6 mesi),  malgrado tutte le altre onerose iniziative non abbiano sortito ancora cambiamenti concreti, l’impegno del comitato per la riduzione dei costi della politica – abolizione delle province continua.

Continuiamo a tenere desta l’attenzione e a stimolare ogni iniziativa per raggiungere l’obiettivo.  Continuiamo a far sentire la pressione ai politici che persistono nel perseguire interessi propri, diversi da quelli dei cittadini.

Il sito si mantiene come riferimento per aumentare il consenzo fattivo per la abolizione delle province e per partire con nuove iniziative concrete. Facciamo sentire che non dimentichiamo e che non molliamo.

Il coordinatore

Lorenzo Furlan

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=107 2010-06-02T20:26:46Z 2010-06-02T20:26:46Z di Michele Bortoluzzi* Le Province passano da enti intoccabili a parzialmente eliminabili. Non e’ quello che volevamo ne’ quello che e’ giusto fare, ma l’argine comincia a cedere. La manovra finanziaria, infatti, contiene il  taglio delle province sotto i 220 mila abitanti, con alcune esclusioni. Il provvedimento non e’ coraggioso e a guardarlo da vicino […]

L'articolo PROVINCE: IL PARLAMENTO FINISCA IL LAVORO. sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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di Michele Bortoluzzi*
Le Province passano da enti intoccabili a parzialmente eliminabili. Non e’ quello che volevamo ne’ quello che e’ giusto fare, ma l’argine comincia a cedere. La manovra finanziaria, infatti, contiene il  taglio delle province sotto i 220 mila abitanti, con alcune esclusioni. Il provvedimento non e’ coraggioso e a guardarlo da vicino nemmeno equo, ma rappresenta un gesto di cedimento della partitocrazia nei confronti del senso della realtà. Da anni cerchiamo di spiegare loro che non e’ possibile continuare a mantenere impunemente enti che non hanno alcuna ragione di esistere, se non quella di fungere da uffici di collocamento della partiticrazia, e da anni ci deridono inventandosi numeri, esempi di altri Paesi, tacciandoci di demagogia o ricerca di soluzioni “troppo facili”. A volte, essendo l’ente inutile di natura elettiva, siamo passati per alcuni anche da nemici della democrazia. Da oggi ciò non sarà più possibile, perchè nel testo proposto dal Governo si decide di tagliare, e qualcosa vuol dire se invece dei Comuni o delle Regioni si vada al voto per la soppressione delle Province.  Il loro ruolo è in discussione dalla fine dell’800 quando Crispi ne stigmatizzo’ la funzione. Da allora fiumi di parole, promesse, rettifiche di promesse, ma nulla di fatto. Anzi. Il numero e’ andato via via crescendo, generando mostri a due teste come il Medio Campidano in Sardegna o addirittura a 3 teste come la B.A.T. in Puglia. Funzioni esclusive pari a zero, funzioni delegate implorate per auto giustificare l’esistenza, bilanci orientati al 60% a sostenere le spese del proprio funzionamento: queste sono le ragioni per le quali, crisi o non crisi, le Province andrebbero smantellate. Oggi si aggiunge la grave situazione economica, ma sarebbe sbagliato (come sbagliata e’ la filosofia della manovra) affrontare i problemi solo in funzione di questa.  Ciò che serve ora e’ cogliere l’attimo fuggente della crisi e della consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni per eliminare tutto il superfluo, per non avere pesi quando il treno dello sviluppo ripartirà. La manovra non fa questo:taglia pochi sprechi, poche Province inutili, ma dice tra le righe che le tesi di chi vuole di più sono corrette. Per questo il Parlamento può completare il lavoro. Si tratta di aggiungere uno zero alla cifra limite per il taglio e le Province, ovviamente a scadenza naturale, non ci saranno più. Per compensare la perdita credo sarebbe sufficiente, per i cittadini, mantenere la denominazione geografica o ritornare ad avere la targa della propria auto con le due lettere della Provincia di appartenenza. Ma una cosa e’ sentirsi parte di una comunità, è bello ed e’ gratis,  l’altra e’ pagare ogni giorno qualcosa per tenere in vita una struttura burocratica che non ci serve e che appesantisce il nostro lavoro con ulteriore, inutile, autoreferenziale burocrazia.
* Portavoce Comitato Imprenditori per l’abolizione delle Province Non Serve Non Voto

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=101 2009-09-18T21:52:04Z 2009-06-23T13:55:18Z Non abbiamo centrato gli obiettivi della campagna NONSERVE NONVOTO ma continuiamo il percorso per ottenere la soppressione delle province per i seguenti motivi: È una azione dovuta ormai da 40 anni; In base alle dichiarazioni vi è l’accordo non solo delle maggioranza delle forze sociali ma anche di quelle politiche; Pur considerando la enorme disparità […]

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Non abbiamo centrato gli obiettivi della campagna NONSERVE NONVOTO ma continuiamo il percorso per ottenere la soppressione delle province per i seguenti motivi:

  1. È una azione dovuta ormai da 40 anni;
  2. In base alle dichiarazioni vi è l’accordo non solo delle maggioranza delle forze sociali ma anche di quelle politiche;
  3. Pur considerando la enorme disparità di forze in campo il messaggio del comitato si è comunque tradotto in una azione diversa dal solito di un numero significativo di cittadini;
  4. Almeno l’80 per cento delle persone prese a caso con cui si è potuto parlare più di un minuto si sono dette d’accordo sull’iniziativa.
  5. Malgrado per la gran parte non raggiunti dal messaggio del comitato per la soppressione delle province e la campagna NONSERVE NONVOTO i cittadini hanno autonomamente ulteriormente delegittimato l’ENTE con una progressiva astensione dal voto per le provinciali (per la prima volta sotto il 50%!!);
  6. Dobbiamo accelerare questa tendenza mettendo in rete ed organizzando le singole azioni dei cittadini, stanchi di essere presi in giro. In base all’esperienza se riusciamo a raggiungere un elevato numero di cittadini l’effetto sarà molto evidente.

Usciamo dalla logica del voto contro qualcuno o del voto comunque; se li votiamo vincono loro senza differenziazioni di schieramento e perdiamo noi cittadini. Non lasciamoli fare, facciamo sentire la nostra pressione giorno per giorno.

Ripartiamo con la raccolta di firme a sostegno dei disegni di legge per la  soppressione delle Province già depositati da Parlamentari in modo trasversale e che ricalcano strettamente, nella sostanza, la proposta di legge di  iniziativa popolare annunciata nella G.U. 58 del 8 marzo 2008.

Unisciti per la raccolta di firme e la diffusione capillare della iniziativa.

Lorenzo Furlan

lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it

339 4084359

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=99 2009-06-05T12:47:09Z 2009-06-05T10:47:58Z Silvio Boccalatte, autore del libro Abolire le Province, Rubettino/Facco editori La realtà attuale richiede sempre più che le istituzioni siano vicine, anche territorialmente, ai cittadini, ma siano pure in grado di fornire servizi efficienti: nel primo senso si leggono le istanze federaliste orami alla ribalta del dibattito politico da più di quindici anni, verso il […]

L'articolo Abolire le province? Una soluzione giusta ed efficiente sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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Silvio Boccalatte, autore del libro Abolire le Province, Rubettino/Facco editori

La realtà attuale richiede sempre più che le istituzioni siano vicine, anche territorialmente, ai cittadini, ma siano pure in grado di fornire servizi efficienti: nel primo senso si leggono le istanze federaliste orami alla ribalta del dibattito politico da più di quindici anni, verso il secondo elemento sono invece indirizzati gli sforzi di semplificazione e razionalizzazione che si tentano da alcune legislature (con risultati non convincenti, invero…).
Ebbene, l’abolizione delle Province sarebbe una riforma in grado di coniugare queste due esigenze in modo veramente considerevole.
Le Province nascono e si sviluppano come entità il cui scopo storico è letteralmente opposto a quello dell’autogoverno dei territorio, nonché della vicinanza ai cittadini-governati: nell’impostazione tradizionale sviluppatasi in Francia, importata dallo Stato Sabaudo e poi da quest’ultimo esportata in tutta la Penisola, le Province sono mere articolazioni locali del potere centrale.

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=98 2009-09-18T21:52:55Z 2009-03-05T17:00:18Z La scelta di proporre l’astensione alle prossime ElezioniProvinciali e’ una scelta obbligata per chi ha a cuore iniziare il processo di riduzione della casta e di contestuale riforma dei livelli amministrativi nel nostro Paese. Il progetto “Non Serve, Non voto” nasce dalla convinzione che, se ri-legittimate dal voto,  le Province possano divenire  il simbolo della […]

L'articolo VOTARE LE PROVINCE LEGITTIMA L’OCCUPAZIONE DEL “REGIME”. AIUTACI A PROMUOVERE LA CAMPAGNA “NON SERVE, NON VOTO”. sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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La scelta di proporre l’astensione alle prossime ElezioniProvinciali e’ una scelta obbligata per chi ha a cuore iniziare il processo di riduzione della casta e di contestuale riforma dei livelli amministrativi nel nostro Paese.

Il progetto “Non Serve, Non voto” nasce dalla convinzione che, se ri-legittimate dal voto,  le Province possano divenire  il simbolo della revanche  della  prassi politica degli ultimi decenni, cancellando in un botto  il senso di indignazione popolare emerso con la progressiva occupazione del potere da parte dei Partiti.

Le  ragioni che giustificano questa sensibilità sono molteplici e vanno approfondite. La prima, è la presa d’atto di come il sistema economico e finanziario mondiale sia imploso, soprattutto dove vi erano due condizioni concomitanti: l’ alto debito pubblico e l’incapacità di far propria la via, indicata da Obama, di riforme strutturali della spesa pubblica come condizione previa a nuovi, massicci investimenti pubblici.

Il rischio del sistema, in assenza di riforme profonde,  e’ di effettuare, con l’erogazione degli aiuti, una colossale operazione di “Buy Out”, ricomprando se stesso, con gli stessi difetti.

I Paesi, per poter recuperare gli investimenti, dovranno essere competitivi, più leggeri, meno costosi nel momento in cui l’economia ed i consumi saranno in grado di ripartire.

Per questo in Italia è indispensabile una completa riforma dello Stato, tesa a ridurre ed ottimizzare l’impatto del  settore pubblico, utilizzato come ammortizzatore sociale per decenni.

Ridurre la Casta.

Per arrivare a questo e necessario un momento di palese rottura con il passato, ed insieme la capacità di elaborazione di nuove ed efficaci proposte, utili ad avviare strutturalmente il cambiamento.

In questa prospettiva coabitano l’ elemento pragmatico  di breve, e l’ obbiettivo, visionario, di lungo periodo. L’utopia di  abolire la casta si concretizza nel progetto di abolizione degli Enti inutili, e con essi di tanti “lacciuoli” che limitano le libertà.

Certamente non risolutiva di per se’, l’abolizione delle Province già richiamata da molti (basti pensare alle proposte di legge di iniziativa popolare presentate dai comitati www.aboliamoleprovince.it, o alle stesse ammissioni dei leader politici)  puo’  generare un forte cambiamento all’interno delle istituzioni e del sistema partitocratrico, con effetto slavina.

E’ fondamentale non perdere tempo: imprimere la svolta a primavera promuovendo l’astensione alle provinciali, significa impedire che la partecipazione al voto possa essere interpretata come approvazione, da parte dei cittadini, del regime nella sua conformazione attuale.

L’obiettivo di “Non serve , Non voto” è di creare le condizioni, con l’astensione, per  una buona riforma, che andra’ scritta con i migliori costituzionalisti ed economisti del Paese.

Siamo consapevoli di alcune obiezioni relativamente questa scelta, che abbiamo scelto di compiere dopo una profonda riflessione.  Sappiamo che qualcuno, soprattutto chi non e’ particolarmente interessato a cambiare qualcosa, lancera’ anatemi sulla democrazia ferita ed il dovere di votare.

Ascoltiamo, ma non ci convincono. Siamo determinati a ribadire, con forza, le nostre convinzioni: votare per una cosa inutile ed in questo momento rafforzerebbe il regime, e noi riteniamo l’Italia non se lo possa permettere.

Il  dibattito è maturo. Tra convinti e scettici trova giustificazione la nostra  previsione che si crei – sia a livello di classi dirigenti ed intellettuali, sia a livello di cittadini –  un ampio schieramento a favore di quest’ipotesi.

Per riuscire abbiamo bisogno del sostegno di tutti: pratico, militante, anche economico per poter affrontare una campagna. Ma soprattutto abbiamo bisogno della partecipazione, anche della Tua che ci stai leggendo in questo momento.

Michele Bortoluzzi

michelebortoluzzi@tin.it

PER ADERIRE: SCRIVI A : nonserve.nonvoto@libero.it ; lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it; oppure telefona: 339 4084359

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=95 2009-02-06T20:12:21Z 2009-02-05T18:25:16Z LE STRATEGIE IN CORSO CHE PER AVERE SUCCESSO RICHIEDONO IL TUO AIUTO CONCRETO SOSTEGNO CAMPAGNA NON SERVE NON VOTO per ridurre drasticamente l’affluenza la voto alle provinciali in assoluto (sotto il 50%) ed in confronto alle altre amministrative ed alle europee per delegittimare ulteriormente l’Ente Provincia. DIFFONDI LA NOTIZIA TRA TUTTI I TUOI CONTATTI PREDISPOSIZIONE […]

L'articolo ABOLIAMOLEPROVINCE: OGNI CITTADINO FACCIA LA SUA PARTE sembra essere il primo su Riduciamo i costi della politica.

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LE STRATEGIE IN CORSO CHE PER AVERE SUCCESSO RICHIEDONO IL TUO AIUTO CONCRETO
  1. SOSTEGNO CAMPAGNA NON SERVE NON VOTO per ridurre drasticamente l’affluenza la voto alle provinciali in assoluto (sotto il 50%) ed in confronto alle altre amministrative ed alle europee per delegittimare ulteriormente l’Ente Provincia. DIFFONDI LA NOTIZIA TRA TUTTI I TUOI CONTATTI
  2. PREDISPOSIZIONE LISTE “LA PROVINCIA NON SERVE – NON VOTO” i cui componenti partecipino alle tribune elettorali denunciando l’inutilità degli enti e del voto con concrete argomentazioni, invitando a non votare per raggiungere l’obbiettivo dell’abolizione. (Ogni candidato rilascera’ una dichiarazione giurata che se eletto, nonostante l’invito all’astensione, si dimettera’ nella stessa giornata della proclamazione degli eletti)DIVENTA CANDIDATO NELLA TUA PROVINCIA
  3. FIRME: raccolta e consegna al Parlamento in periodo elettorale delle oltre 50.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la soppressione delle Province che sancisca la richiesta della abolizione da parte dei cittadini, a sostegno delle richieste di singoli parlamentari già depositate; VEDI SULLE PAGINE DEL SITO DOVE FIRMARE E DIVENTARE PROMOTORE DI PUNTI RACCOLTA; SCRIVI PER AVERE I MODULI.

AGISCI D’ORA IN AVANTI, GIORNO PER GIORNO, CONTINUAMENTE SU UNA O PIU’ DI QUESTE STRATEGIE E CE LA FAREMO.

SE OGNI CITTADINO AGIRA’ CONVINTO DI ESSERE LA GOCCIA CHE PUO’ FAR TRABOCCARE IL VASO CE LA  FAREMO, ALTRIMENTI SAREMO DURAMENTE SCONFITTI.

Lorenzo Furlan

lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it – 339 4084359

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Lorenzo http:// http://www.aboliamoleprovince.it/blog/?p=94 2009-02-06T15:14:09Z 2009-02-01T14:43:33Z IL MOVIMENTO DI IMPRENDITORI NON SERVE NON VOTO:  “ORA I PARTITI NAZIONALI DI CHI HA VOTATO PER LA SOPPRESSIONE DELLE PREFETTURE SIANO CONSEGUENTI – OSSIA ESSENDO TUTTI APPROVINO LA LEGGE.  SENNO’ E’ ALTRO FUMO NEGLI OCCHI”. Il giorno dell’Orgoglio Provinciale celebrato ieri ha proposto, tra i tanti, surreali dibattiti di auto difesa della Casta all’interno […]

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IL MOVIMENTO DI IMPRENDITORI NON SERVE NON VOTO:  “ORA I PARTITI NAZIONALI DI CHI HA VOTATO PER LA SOPPRESSIONE DELLE PREFETTURE SIANO CONSEGUENTI – OSSIA ESSENDO TUTTI APPROVINO LA LEGGE.  SENNO’ E’ ALTRO FUMO NEGLI OCCHI”.

Il giorno dell’Orgoglio Provinciale celebrato ieri ha proposto, tra i tanti, surreali dibattiti di auto difesa della Casta all’interno dei Consigli Provinciali, un elemento di novita’. A Belluno, infatti, l’istituzione Provincia chiede formalmente, in Consiglio, l’abolizione dell’Istituzione Prefettura, dicendo, sostanzialmente “siamo piu’ utili noi”, ed ammettendo – al contempo – che esistano delle forti sacche di spreco ed inutilita’ nella macchina amministrativa.

Non a caso in Veneto: da qui infatti e’ partito il Movimento “Non Serve . Non Voto” , una proposta di disobbedienza civile al voto per le provinciali lanciata da lcuni imprenditori importanti del Nord Est, tra i quali Massimo Carraro del Gruppo Morellato, Marina Salomon ed altri. Michele Bortoluzzi, piccolo imprenditore del Nord Est e attivista politico per i Diritti Civili è l’estensore del documento che ha raccolto l’adesione anche di Luigi Rossi Luciani (Past President Confindustria Veneto), Massimo Calearo e Stefano Beraldo (AD Coin), ma anche del giornalista Aldo Forbice da sempre impegnato sul fronte degli sprechi, del Professor Curi che si e’ pubblicamente schierato a favore e di oltre 300 cittadini che in poche ore hanno sottoscritto dal sito www.aboliamoleprovince.it la proposta “Non Serve, Non Voto”:

“Il Consiglio Provinciale di Belluno è stato… fantastico…. – spiega Bortoluzzi – ha centrato il punto. Cio’ di cui abbiamo bisogno è di smettere i panni dell’ipocrisia, del silenzio sullo scandalo gigantesco rappresentato dagli enormi sprechi della macchina pubblica, nelle sue diverse articolazioni. Le Prefetture sono uno tra gli Enti poco utili, sovradotate di lussi e confort, sottodotate di competenze, che dovrebbero essere disarticolate. Aggiungo, insieme alle Province e ai piccolissimi Comuni. Ora siamo davanti ad un’istituzione inutile che ne attacca un’altra altrettanto inutile, siamo alla soglia dell’implosione e questo grazie al terrore del giudizio astensionista dei cittadini

Dal Documento sottoscritto dagli imprenditori si sottolinea pero’ che una riforma dello Stato “non puo’ essere fatta a colpi di acetta, ma studiata con cura. Il problema – spiegano i sottoscrittori – è che nessuno vuole toccare nulla e da qui nasce l’esigenza di un segnale, in questo caso il non voto, legittimato anche “filosoficamente” e costituzionalmente , come sostiene il Professor Curi dalla mancanza cronica di rispetto della parola data da parte dei partiti su questi temi.”

Dal documento sottoscritto inizialmente da Carraro, Bortoluzzi, Salomon, Berlado, Rossi Luciani e Calearo emerge come “il non voto alle provinciali rappresenti non il fine, ma il mezzo con il quale i cittadini, le imprese possano far avvertire la necessita’ ed improrogabilita’ delle scelte da effettuare. Non possiamo perdere tempo, vi è una crisi in corso di proporzioni tali da drenare tutte le risorse disponibili per salvare il sistema economico.Non possiamo permetterci altri sprechi“.

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